mercoledì 28 luglio 2010

Valeas, coso

Perché internet è controcultura, internet è libertà, internet è l'alpha e l'omega, internet e lo spauracchio dei potenti, internet è la fucina della rivoluzione ventura, internet è il baluardo delle forze del bene, internet è una serie di proposizioni mal coordinate scritte da un nerd mitomane che sniffa colla con il pisello in mano.

O forse solo l'ultima.

Perché i siti della controcultura, quelli che combattono il potere e il gruppo Bilderberg, quelli che le scie chimiche li hanno resi comunisti, quelli che le BR a noi ci fanno una pippa, sono per la maggior parte delle nebulose di riflussi gastrointestinali sparsi per la rete come la cacarella di ratto, rivoluzionarie quanto è rivoluzionario vomitare nella vasca da bagno al compleanno del figlio del deputato PDL.

No, questo sarebbe divertente.

In realtà molti di voi saranno a conoscenza del fatto che mi ha spinto a scrivere questo post nonostante in questo momento io sia in una vasca Jacuzzi circondato da modelle cattoliche in tanga, una delle quali -essendo l'unica contraria al sesso anale- è stata adibita a trascrivere su una moleskine di pelle di prete cattocomunista le parole che starete in questo momento leggendo.

Ma non dilunghiamoci:
Uno dei più celebri siti di controinformazione, che sarebbe poi una rete internazionale di no-global, contestatori, avversatori ed operatori della dodicesima internazionale, ha postato -per bocca di una vittima della legge Basaglia- un articolo in cui si accusa un celebre blogger di atti gravissimi e lo si minaccia fisicamente.

Ovviamente il tutto non solo è profondamente falso, ma è disposto ad arte per sembrare la cosa più stupida, meschina, priva di logica e passibile di sputo che sia mai stata scritta. Sono già usciti diversi post sull'argomento, e nessuno linka o cita direttamente l'episodio. Ed è meglio così. L'idea che uno di voi possa cliccare su un link che porta da questo blog a quella roba mi riempie di terrore. Ne hanno scritto sia Livefast che M.Fisk.

Queste minoranze paranoiche e fortemente disadattate che popolano portali i quali dovrebbero rappresentare l'alternativa sono applicatrici costanti di stilemi oscurantisti e retorica fascista. E quando attaccano una persona la attaccano direttamente sul piano reale, pubblicando dati personali, indirizzi, nomi e cognomi. Da dietro un nick niventano amicizie, connessioni, retroscena e ti espongono alla possibilità di un linciaggio immotivato.

Ogni epoca ha i rivoluzionari che si merita. Questi non rovescerebbero neanche la tazza del cesso a cui si abbeverano, preferendo slinguar via il poco che gocciola dal pene di uno più bravo di loro.

Libertas non olet.

In particolare -in riferimento alla policy di detto sito (sito di controINFORMAZIONE, notare bene), che non permette minacce personali e accuse diffamatorie- mi ha fatto squirtare le ginocchia la reazione paciosa e menefreghista dell'Admin, il quale in seguito al casino scatenatosi si è dato la premura di rispondere una molle supercazzola che stava per "Mbesticazzi". Una risposta degna di un Fioroni.
Per questo ritengo più responsabili loro che il cerebroleso analfabeta che ha scritto il pezzo. Sarebbe come sparare su un bambino di quattro anni con la sindrome di tourette mentra ha una crisi di panico.

No, anche questo sarebbe divertente.

Comunque.
Augurandomi che la diarrea di un coro di angeli frigga i pc e le nuche di tutti i responsabili di questa sezione del suddetto network, ci tenevo a esprimere al blogger in questione, che ho conosciuto personalmente -e col quale [figurarsi!] alcune volte non sono per niente d'accordo-, il mio più grave mapporcoddismo, e gli consiglio di stare tranquillo. I vermi mangiano solo i morti.

Valeas, coso.

Voi invece posate quella cazzo di colla.